h2ogroup

9
Mar

La formazione ai tempi del coronavirus

Una dura e rumorosa sveglia arriva la mattina di domenica 23 febbraio. E una sveglia di domenica … non è mai piacevole… Mentre a livello istituzionale venivano prese decisioni drastiche per isolare i contagi, le aziende attivavano le autonome misure cautelari. La prima mail di un cliente annuncia la sospensione di tutte le attività formative per le successive 3 settimane.

Approfondisci

9
Mag

Strengths-based development: ripartire da ciò che funziona!

Non ho mai saputo rispondere alla domanda “Cosa vuoi fare da grande?”, ma sapevo benissimo cosa non avrei voluto fare… Due cose: l’insegnante e la venditrice. Seppur con etichette diverse, oggi faccio esattamente quelle due cose che non avrei mai voluto fare! O la coerenza non è il mio forte oppure non ho avuto consapevolezza dei miei talenti fino a

Approfondisci

21
Mar

Le neuroscienze applicate alla formazione e allo sviluppo nelle aziende

Quante volte, durante un confronto con il tuo capo o collega, con un cliente, con tuo marito o moglie, ti è capitato di pensare “Chissà cosa gli passa per la testa?!?” Ora è possibile scoprirlo! E non devi ricorrere alla sfera di cristallo né alla tua capacità di deduzione, ma semplicemente alla scienza…   Da anni la psicologia (e non

Approfondisci

22
Gen

H2O Change Spiral

Quante persone conosci «resistenti» al cambiamento? Quelli che di fronte al nuovo mostrano diffidenza, preferiscono le prassi note, minimizzano la necessità e comunque trovano difficile o addirittura impossibile cambiare? E tu? Ti consideri aperto o resistente? Le reazioni e le situazioni possono essere diverse, ma i meccanismi del nostro cervello sono gli stessi per tutti noi. Le ultime scoperte ci

Approfondisci

22
Mag

Esperienza non convenzionale di Public speaking

Ricordiamo probabilmente tutti Crozza al festival di Sanremo di qualche anno fa, quando, preso di mira da alcuni contestatori, fece la figura del principiante.   Qualsiasi professionista o manager, anche il più avvezzo ad ogni tipo di pubblico, teme un giorno di sentire la bocca che si impasta, il respiro che manca e la voce che non vuole più uscire…

Approfondisci

12
Apr

Lo sconforto del commerciale: 5 cose da non dimenticare

Vendere è un lavoro duro e difficile. E ce ne ricordiamo soprattutto quando, giorno dopo giorno, visita dopo visita, mail dopo mail, i risultati non arrivano. Possiamo provare a spingere di più, cercare di cambiare qualcosa, provare a caricarci di buona volontà ed energia riducendo pericolosamente le scorte personali di pazienza… ma se il cliente non compra … Frustrazione e

Approfondisci

22
Mar

Smart Working: consigli utili per lavorare da casa

C’è una bella differenza tra “portarsi il lavoro a casa” e “lavorare da casa”. Il primo caso è quello di chi non smette di lavorare in ufficio ma, per necessità, vocazione o perversione, continua a farlo anche a casa. Il secondo è una modalità di lavoro che, considerando la cultura organizzativa media italiana, rappresenta una piccola rivoluzione che si va

Approfondisci

28
Feb

Vendere e comprare un’assicurazione: questione di testa o di pancia?

Cesare ha 52 anni e lavora in Banca da quasi 30. “Quando sono entrato in banca io, in cassa ci restavi per un bel po’, non è come adesso.” Poi gestore clientela mass market e ora, da ormai 10 anni, gestore affluent. Gli ultimi 7 in una filiale nella periferia di una grande città. Lì dove è nato e dove

Approfondisci

17
Feb

“Dove avrei dovuto sedermi?” Il setting dell’incontro con un potenziale cliente

La persona che mi si era appena seduta di fronte, fredda e risoluta, country manager di un’importante multinazionale, mi chiese improvvisamente: “Secondo lei io dove avrei dovuto sedermi”? La domanda posta in modo perentorio mi scosse. In pochi decimi di secondo mi affrettai a riflettere se avevo compiuto l’errore del principiante, sedersi a capo del tavolo, o quello del collusivo,

Approfondisci

9
Feb

“Qual è il contrario di normale?” Diversity management: anche una questione di parole…

Al bancone del bar: “un orzo, per favore”. Il barista domanda: “normale?”. D’istinto rispondo di sì, poi, incuriosita, chiedo: “Perché? Come lo fa speciale?” Parte immediatamente un’associazione mentale. Non posso fare a meno di ripensare a un dibattito sulla correttezza dell’utilizzo di certi termini a cui ho assistito a un convegno sul diversity management. Mantengo ancora molto vivo il ricordo

Approfondisci

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazioneAbilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi+ INFORMAZIONI Cookie policy